Bambini in spiaggia: consigli utili

bambini sdraiati sulla sabbia

Portare i bambini per la prima volta a bagnarsi i piedi in mare sono cose che non si dimenticano: chi scappa preoccupato, chi vorrebbe inseguire l’onda e chi, di istinto, cerca di bagnarsi divertito. Cerchiamo di non dimenticare anche quelle norme basilari di sicurezza che vi faranno passare vacanze tenere e tranquille in spiaggia con i vostri bambini.

Guardiamo quali sono le principali fonti di pericolo ed i consigli per non correre rischi.

Il sole: I bambini sono molto più soggetti di noi alle insolazioni, e non solo per la classica inesperienza che contraddistingue la loro età ma anche per almeno 2 ragioni biologiche: hanno un sistema di termoregolazione non sviluppato come gli adulti e la loro pelle non ha abbastanza melanina. Quali accorgimenti se ne deducono?

  • Cercate di minimizzare l’esposizione al sole dei bambini nelle ore più calde del giorno, si consiglia un’esposizione dalle 8 alle 10 e dopo le 17.
  • Usate le creme di protezione solare, possibilmente quelle indicate per i bambini. Vista la naturale irrequietezza che hanno e la capacità innata di sporcarsi con la sabbia, valutate se convenga mettere la protezione prima di partire da casa.
  • Ricordate che il bagno può far perdere efficacia alla crema: scegliete un prodotto adatto oppure ricordatevi di riapplicarla.
  • Non esponete al sole i bambini per più di mezz’ora consecutivamente. Se non avete un ombrellone attrezzatevi diversamente perché le reazioni del fisico del bambino posso essere inaspettate quanto pericolose (colpo di calore).
  • Se il bambino ha meno di un anno state attentissimi. La protezione naturale è ancora praticamente inesistente ed i danni posso essere ancora più gravi.

L’acqua: Ogni genitore ha paura del mare, ma ciò non vuol dire che con le attenzioni giuste non si possa far fare il bagnetto ai bambini. Non dobbiamo preoccuparci solo dell’annegamento ma anche di quanto possano restare traumatizzati da un’esperienza negativa con l’elemento. In linea di massima non dovranno mai mettere la testa in acqua. Vediamo cosa possiamo fare:

  • Se il bambino si deve bagnare, voi dovete essere pronti a tuffarvi: basta magari una caduta o uno scivolone che il bambino si impaurisce.
  • Se volete entrare in acqua chiedete alla sorveglianza (ai bagnini) informazioni sul fondale (fin dove si tocca). Dovete essere sempre tranquilli, con i piedi ben saldi a terra.
  • Pensate al salvagente o ai braccioli (a seconda dell’età).
  • Se il mare è mosso, teneteli categoricamente lontani dall’acqua: le onde non sono regolari ed i bambini sono leggeri.

La spiaggia: In un ambiente nuovo, i bambini tendono ad esplorare. Voi dovrete rimandare il relax e ripensare a questo elenco dei pericoli della spiaggi:

  • L’arredo balneare è particolare, tutto studiato per ripiegarsi con il minimo sforzo. State attentissimi soprattuto alle sdraio perché basta alzarne il retro di qualche centimetro per togliergli del tutto stabilità e causarne la chiusura con pericoli sostanziali soprattutto per le dita dei bambini in spiaggia.
  • La sabbia è tremenda per la sua capacità di infilarsi in ogni spazio possibile. Non lasciate mai un bambino piccolo sulla sabbia perché, come potete facilmente immaginare, potrebbe velocemente essere ingerita.

Adesso è il vostro momento: partecipate con le vostre esperienze personali, senza timori di dirmi quel che mi sono dimenticato. Saranno utile a tutti quelli che dovranno portare i bambini in spiaggia dopo di voi.

Sfruttare le spiagge libere

Una spiaggia libera

Se avete in mente una vacanza low cost in Versilia, dovete considerare le spiagge libere perché lo stabilimento balneare incide parecchio sul prezzo della vacanza. Sapete come organizzarvi?

Per prima cosa dovete sapere che nelle spiagge libere vige la regola del “chi prima arriva meglio alloggia”: se vi presentate alle 9:00 vi siedete sulla bagnasciuga (cosa che non viene permessa a nessun turista in nessun altro stabilimento balneare) se tardate dopo le 11, con ogni probabilità starete pressati nelle retrovie. Le cose cambiano molto a seconda della stagione, ovviamente, ed è anche per questo che consiglio Maggio e Giugno a chi vuole spendere meno.
Ma con buono spirito d’avventura ve la caverete comunque, tranquilli!!

Ora passiamo al bagaglio da portare in spiaggia: dovete essere bene attrezzati e disposti a faticare un po’.
Cosa è ESSENZIALE:

  • Teli da spiaggia – E qui tutti siamo d’accordo. Ricordatevi di portarne più di uno a testa, se potete: dovrete passare tutto il giorno nell’area delimitata da quei teli!
  • Crema solare – Non ci sono scampi se andate nelle spiagge libere, l’ombra scarseggia.
  • Borsa termica – Possibilmente con dentro litri d’acqua!
  • Ombrellone – Quelli che potete portate in spiaggia a mano sono bassi e piccoli: basteranno per una fare ombra ad una persona ed alle vostre vivande. Senza però non riuscirete a passare la giornata senza ustioni preoccupanti. Molto preoccupanti!

Perché dovrete faticare un po’?

  • Perchè è lunga la lista delle cose da fare prima di prendere il sole! Trovare parcheggio (non ci sono parcheggi privati come per gli stabilimenti), trovare il posto adatto e trasportarvi le varie “attrezzature”, preparare l’accampamento. Il tutto sotto il sole, in mezzo alla confusione, sulla sabbia ardente.
  • Perché per quanto voi siate forniti vi mancherà sempre qualcosa, perché il bar non sarà a 20 metri ma nello stabilimento accanto e perché tutti gli spazzi sono comuni (con tutte le questioni che apre la prossimità con persone sconosciute).

Scoraggiati? Se siete giovani non c’è motivo, vi divertirete e basta. Se siete in famiglia ci vuole molta più organizzazione (e coraggio?), vi assicuro comunque che non sarete gli unici con i bambini. Anzi!

Ora dovreste avere, perlomeno, le idee più chiare. Se qualcuno ha qualche segreto per la spiaggia libera, ce lo racconti nei commenti!

Ombrellone, sdraio, lettino, cabina…

ombrellone, sdraie, lettino

Approfondiamo quali siano le tipiche attrezzature balneari versiliesi, cercando di capire che cosa convenga prenotare e che cosa invece è superfluo nell’offerta degli stabilimenti. Sono certo che ci è venuto in spiaggia in queste zone almeno una volta, non avrà bisogno di questa guida, ma avere idee precise sarà certamente utile a chi non ha ancora avuto questa fortuna.

ombrellone da spiaggiaL’ombrellone: essenziale, immancabile: se decidete di andare in una spiaggia comunale non attrezzata dovrete mettere in conto acquistarne uno, se invece prenoterete uno stabilimento balneare sarà parte dell’offerta base. In una giornata estiva, se volete restare sempre in spiaggia, dovrete cercare un po della sua ombra.
Non innamoratevi della foto d’apertura: solitamente le distanze tra ombrelloni vicini sono molto più claustrofobiche…ma dipende molto dalla zona e dal bagno. Chiedete!

tendaLa tenda: Unica alternativa all’ombrellone, decisamente più costosa, ideale per le famiglie abbondanti che vogliano passare tanto tempo in spiaggia o per chi non ha intenzione di rinunciare a nessun agio. Nei migliori stabilimenti balneari della Versilia sono servite da camerieri: si prestano infatti a consumare pasti leggeri e aperitivi (naturalmente non con tutte le comodità del bar, essendo le attrezzature pensate per la spiaggia).

sdraioLa sdraio: comoda per prendere il sole, con un’inclinazione facilmente regolabile. Anche questo fa parte dell’attrezzatura tipica offerta dai bagni ai turisti. Prestate attenzione ad utilizzare un asciugamano prima di sedervi e state attenti quando le maneggiate: possono essere molto pericolose soprattutto per i bambini.

registaRegista: una sedia classica, appunto, da regista. Molto più comoda della sdraio per stare seduti, ad esempio a pranzo. Si trova solitamente sotto le tende o in coppia con una sdraio sotto l’ombrellone.

cabina La cabina: se pensate di portare in spiaggia parecchi bagagli un po perché siete numerosi, un po perché ci sono tanti bambini potete affittarne una, assieme all’ombrellone. Potrete così andare in spiaggia in bicicletta e cambiarvi nella cabina dove tenete custodite le vostre attrezzature balneari.

lettino Il lettino: vera delizia per chi vuole prendere il sole senza stare sdraiato sulla battigia. In alcuni stabilimenti balneari è compreso nel costo dell’ombrellone, spesso invece è da pagare extra.

Non mancano infinite variazioni sui temi descritti sopra, dipendenti dai soldi che volete investire per il vostro posto in spiaggia. Non sottovalutate mai questi costi, cercate anzi di prenotare prima di partire appoggiandovi alla reception dell’hotel.
Diciamo che la tipica famiglia si sistema con un ombrellone, 2 sdraio ed un lettino: gli spazi non sono giganteschi tuttavia per 4 persone sono sufficienti (purché non vi siano 2 donne a contendersi il lettino!).

Se volete contribuire o porre domande, siete i benvenuti: lasciate un commento.

La prima crociera a Viareggio

La nave Le Levant
La prima crociera è entrata nel porto di Viareggio grazie allo sforzo di aziende private e dell’Apt: se questo evento non dovesse dimostrarsi isolato, quali evoluzioni ci saranno? Cosa dovranno attendersi i classici turisti che alloggiano negli hotel?

Cominciamo inanzi tutto con briciolo di realismo: una rondine non fa primavera. Se quello che è accaduto è un fatto storico di indubbia rilevanza bisogna prendere atto di quanto ci sia ancora molto da fare prima di considerare Viareggio un porto crocieristico. Raffreddati scaramanticamente gli entusiasmi, vediamo cosa comporterebbe l’affermarsi di questo tipo di turismo.

Il primo intento è quello di risolvere il secolare problema della stagionalità del turismo: le strutture della Versilia producono servizi e ricchezza al massimo delle loro possibilità per 4 mesi al massimo, nei restanti 8 si “spreca” una potenzialità recettiva tra le prime in Italia. Due sono le leve che stimolerebbe il turista da crociera: per prima cosa attraccherebbero a Viareggio fuori dall’altissima stagione, allo stesso tempo promuoverebbe un offerta diversa da quella balneare rilanciando anche l’entroterra versiliese. Facile capire che con migliori proposte sarebbe più piacevole alloggiare anche negli hotel fuori stagione.
Si riuscirebbe, attraverso le crociere, a incentivare una parte del mercato mai sviluppatasi appieno nelle nostre coste, forse troppo legate e adagiate alla meraviglia del mare per guardare “verso monti”. Certo, il calendario di eventi versiliesi è ricco e propositivo, ma in certe zone c’è la forte sensazione che si possa fare qualcosa di più. E finalmente la si sta cercando di fare.
C’è poi da ricordare che il porto di Viareggio, per la conformazione naturale del suo fondale, non può ospitare grandissime imbarcazioni e si trova quindi limitato a lavorare con crociere di medie e piccole dimensioni, solitamente di segmento “lusso“. Non c’è che dire, la Versilia ha le carte in regola per ospitare degnamente qualsiasi tipo i turista; la speranza è di accrescere attraverso le apparizioni su nuovi cataloghi e reti di vendita la notorietà di questa zona anche all’estero.

Cosa dire ai turisti più classici, abituati a soggiornare negli hotel o nelle loro residenze? Chi è affezionato alla Versilia non ha di che preoccuparsi, anzi, troverà solo vantaggi. Vantaggi perché il nuovo mercato porterà allo sviluppo di altri punti di interesse che poi potranno essere visitati da tutti, vantaggi perché comunque il turista da crociera non si “intrometterà” direttamente nei luoghi della vacanza di chi è in hotel: non dorme negli alberghi, non affolla spiagge, non diminuisce il numero di parcheggi e via dicendo.

Voi cosa ne pensate? Anche se i tempi per una valutazione sono decisamente troppo giovani, invito come sempre chi lo voglia a dire la sua sulle prime crociere a Viareggio.